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KnCurrent: Nuovo album in arrivo
Gian Paolo Galasi
April, 2025
New York – Esce il 1° Maggio 2025 il nuovo lavoro di un quartetto di virtuosi dei propri strumenti. Sarebbe un disco destinato a far parlare di sé, non fosse un lavoro già destinato ad una nicchia. Un violino, una chitarra, un sassofono, uno strumento a corde inventato. Già così farebbe rizzare le orecchie ai palati (scusate la sinestesia) più sopraffini. Se poi aggiungiamo che tra i musicisti coinvolti ci sono Cooper-Moore e Jason Kao Hwang …
In uscita il 1 maggio 2025 il nuovo progetto artistico di Hwang, brennan, Cooper-Moore e Davis. L’album “Kn Current” è destinato a far parlare di sé, pur non appartenendo a quello che in gergo si definisce mainstream. Tra violini, chitarre, sassofoni e strumenti inventati, i quattro musicisti sapranno deliziare gli appassionati di questo genere musicale così complesso, ma allo stesso tempo coinvolgente.
KnCurrent è il nome di questo nuovo progetto discografico. Un album all’insegna dell’improvvisazione più ‘radicale’, non fosse questo un termine storicizzato a indicare coordinate ben precise. Ma andiamo con ordine. Più di dieci anni fa il professore di filosofia Davide Sparti dava alle stampe una serie di magnifici libri in cui leggeva l’improvvisazione jazzistica alla luce delle tecnologie del sé di Michel Foucault.
Non si trattava di intellettualismo peregrino. Il fatto è che ogni musicista che improvvisa lascia un terreno sicuro. Quello della propria identità. Allo scopo di abbracciare una terra incognita: quella costituita dal riconoscimento del pubblico ex post. In mezzo, la materia del suono. E poi, mentre leggi queste riflessioni, ti capita di ascoltare Roscoe Mitchell che con le sue composizioni post Art Ensemble of Chicago è oltre il divenire, dalle parti dello Zen.
Difficile parlare di essere o essenza in un mondo, il nostro, quello occidentale, che ha cooptato queste parole per lanciarle, come pietre, contro le diversità. Diciamo allora che, a ottant’anni dalla propria nascita, il jazz afroamericano ha saputo farsi musica senza tempo. Senza diventare metafisica. Prima o poi questo nuovo elemento del continuum andrà storicizzato. E tanti patemi swing o scat, ancora riproposti senza timore di un senso logico, andranno abbandonati definitivamente. O forse no.
Ma non è questo il punto. Il punto, è che “KnCurrent” è un lavoro che, seppure non sia un gradino più in alto o semplicemente ‘oltre’. Sebbene non abbia il valore dell’ultimo disco solista di uno dei membri del quartetto, “Soliloquies” di Jason Kao Hwang uscito lo scorso anno. Non ostante non tracci nuovi linee di fuga, “KnCurrent” è un disco che mette a dura prova l’ascoltatore immaturo – non diremmo ‘inconsapevole’, non ci interessa.
“slip apophatica” inizia con un violino filtrato e distorto che porta ancora una volta più in là quanto teorizzato e praticato da musicisti come Leroy Jenkins. Chi ha detto che la materia sonora non si può scavare ulteriormente? Basterebbe vedere come, di fronte al sax di patrick brennan – l’artista che ha condiviso con me i files audio di questo disco di prossima uscita – il suono si adatta diventando più frammentato e contorto. Ma non dobbiamo dimenticare il Diddley-Bo (un cordofono inventato da Cooper-Moore che omaggia nel nome il celebre pioniere del rock) che costituisce “Dné Wol” e apre, ancora avvolto dal violino elettrico, “must be ‘Who Say’. O la chitarra elettrica di On Ka’a Davis nella conclusiva “micro circus” che in qualche modo fa pensare alle svisate di wurlitzer del Sun Ra più spaziale.
Come è giusto che sia, in un disco come “KnCurrent” ci sono riferimenti a tutti i mondi sonori attraversati, non solo come musicisti attivi ma anche come ascoltatori, dai suoi protagonisti. Jason Kao Hwang, violinista sino-americano, ha iniziato il suo viaggio nel mondo della musica con i Committment assieme a William Parker. Per poi incrociare il suo violino con gli strumenti di Anthony Braxton, Henry Threadgill, Joelle Léandre e ‘Butch’ Morris. Cooper-Moore, compositore e ideatore di strumenti musicali, è stata una figura chiave del free jazz americano grazie alla sua collaborazione con gli Apogee a fianco del sassofonista David S. Ware.
On Ka’a Davis, veterano dell’Arkestra di Sun Ra e del settetto del trombettista Donald Ayler – fratello del più famoso e sfortunato Albert – è un chitarrista di vaglia che non si accontenta di suonare ciò che altri hanno già fatto prima di lui. E per finire, patrick brennan, sassofono, compositore e bandleader, annovera progetti tra i più diversi come s0nic 0penings e il marocchino Sudani Project.
La musica contenuta nei solchi di questo disco prossimo all’uscita è fatta di materia pulsante, vita vissuta, astrazioni lancinanti e atomi di bellezza scarnificati ma presenti in abbondanza. Non è musica da sottofondo o per ascolti distratti. Richiede invece dedizione. Provate a spegnere i cellulari e ad iniziare la vostra, come si dice oggi, esprienza di ascolto. E che vera esperienza sia.